Audizione FAPAV presso la IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera dei Deputati
Roma, 18 novembre 2014 – Passi avanti ne sono stati fatti ma la pirateria è ancora un nemico insidioso. A dirlo sono i rappresentanti della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali – di cui sono membri fondatori e permanenti Agis, Anica, Mpa e Univideo – durante l’audizione in Commissione Trasporti alla Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici. “La pirateria audiovisiva colpisce non solo il fatturato delle aziende, ma anche l’occupazione nel settore” ha puntualizzato il Segretario Generale della FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, ricordando come provochi anche una importante perdita per l’erario e a lungo andare sia “un fenomeno che intacca la percezione delle nuove generazioni e le opportunità che l’industria vuole dare loro”. Al momento, ha rilevato, la pirateria audiovisiva – con oltre il 70 per cento dei film usciti nella sale che subito vengono messi online e oltre 1,2 milioni di visualizzazioni giornaliere illegali – provoca al comparto perdite pari a oltre 500 milioni di euro l’anno, tralasciando evasione fiscale, minori introiti per il fisco e occupazione.
Di sicuro l’entrata in vigore, a fine marzo scorso, del nuovo regolamento Agcom che protegge il copyright sulle opere (software incluso), rappresenta un ottimo aiuto nella lotta alla pirateria online e la “situazione ci sembra in miglioramento”. “Per noi era importante poter “avere un nuovo strumento, più snello – ha sottolineato Bagnoli Rossi – e abbiamo avuto una risposta straordinaria, con l’opportunità di intervenire su siti massivi che senza dubbio offrono prodotti pirata”. Insomma, “l’efficacia del regolamento è straordinaria, per bloccare un sito prima ci volevano 8-10 mesi ora tutto è molto più veloce”. La FAPAV ha tenuto a sottolineare anche l’importanza dell’attività delle Forze dell’Ordine in materia di lotta alla pirateria e degli accordi di autoregolamentazione e ha ribadito la necessità che “le istituzioni mandino segnali per sostenere l’enforcement e i temi legati all’educazione per le giovani generazioni” che saranno i fruitori di domani.
FONTE: IL VELINO