Obiettivo della collaborazione, creare ed individuare sinergie in ambito operativo e comunicazione
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Roma, 12 maggio 2015 – FAPAV e SIAE comunicano la firma di un protocollo di intesa per la tutela dei contenuti audiovisivi.
Obiettivo della collaborazione, creare ed individuare sinergie sia per quanto riguarda l’ambito operativo sia per quanto concerne il settore comunicazione ed educational.
Sotto il profilo dell’enforcement, l’intento è quello di rafforzare il coordinamento soprattutto rispetto alle attività da realizzare in sinergia con le Forze dell’Ordine e con l’AGCOM per quanto riguarda il Regolamento sul Diritto d’Autore.
L’intesa prevede inoltre la possibilità di realizzare una serie di iniziative congiunte di sensibilizzazione e formazione sul tema del Diritto d’Autore.
FAPAV
“Siamo lieti di aver intrapreso una così importante collaborazione con SIAE, che ringraziamo per aver voluto formalizzare la nostra rinnovata intesa” – ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV – “La creazione di sinergie tra Associazioni ed Enti impegnati nella tutela della Proprietà Intellettuale consente di rafforzare maggiormente le attività di tutela dei contenuti nei confronti di un fenomeno così ampio e complesso come la pirateria audiovisiva”.
SIAE
“E’ con grande soddisfazione che rendo nota la firma dell’accordo di collaborazione con la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali” – ha dichiarato Gaetano Blandini, Direttore Generale della SIAE – L’intesa raggiunta tra SIAE e FAPAV nell’attività di contrasto alla pirateria delle opere audiovisive, storicamente orientata al mercato tradizionale dei supporti fisici, nella nuova formulazione dell’accordo comprende ora anche il settore digitale”.
“Ritengo che la cooperazione avviata dalla SIAE con le associazioni che tutelano autori, editori e produttori e con le forze dell’ordine, sia uno strumento insostituibile per combattere il fenomeno della pirateria, che è causa di enormi danni ai titolari dei diritti, all’industria, all’erario e costituisce un ostacolo allo sviluppo della creatività e della cultura in Italia”.