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Identificata una rete di uploader italiani: oscurato il cyberlocker italiano “DDLSTORAGE”

Identificata una rete di uploader italiani: oscurato il cyberlocker italiano “DDLSTORAGE”

Smantellata una complessa rete di uploader italiani responsabili dell’immissione in rete di milioni di contenuti audiovisivi

Roma, 4 luglio 2014 – AGIS, ANICA, FAPAV e UNIVIDEO esprimono grande apprezzamento per i risultati dell’operazione “Italian Black Out”. Il prosieguo dell’attività, iniziata nel mese di agosto 2012, ha rivelato una complessa organizzazione dedita alla condivisione illecita di contenuti audiovisivi, musicali e multimediali, smantellando un imponente giro d’affari che vedeva coinvolti 25 soggetti in tutta Italia.

Nello specifico il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cagliari, in stretta collaborazione con il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma, ha individuato i principali uploader del più importante cyberlocker italiano, “DDLStorage”.

I cyberlocker sono servizi di archiviazione su server remoto che consentono agli utenti di caricare file, che possono poi essere condivisi in modalità streaming o download, gratuitamente o tramite acquisto di account “premium” che garantiscono migliori prestazioni e che costituiscono una tra le principali fonti di guadagno per i gestori di questi servizi. Oggi i cyberlocker sono sempre più frequentemente utilizzati per la condivisione non autorizzata di contenuti audiovisivi. La loro connessione con i siti pirata rivela come la filiera di distribuzione del contenuto illecito sia particolarmente strutturata e gestita da soggetti altamente preparati e con una suddivisione dei ruoli così precisa da evidenziare nuovamente come dietro la pirateria si celi un vero e proprio business criminale.

Il motivo del sempre più ampio utilizzo dei cyberlocker è assai noto: gli uploader sfruttano infatti le possibilità di guadagno offerte da questa tipologia di servizi.

Non va dimenticato che, a fronte di questi proventi illeciti, si creano ingenti danni al comparto audiovisivo, stimabili in oltre 500 milioni di euro ogni anno, senza contare l’evasione fiscale, la perdita per l’erario e in termini occupazionali.

L’operazione ha richiesto un lungo periodo di indagini, testimoniando un grande impegno ed interesse da parte della Guardia di Finanza e dei Nuclei Speciali a dimostrazione di una costante attenzione alle tematiche del Diritto d’Autore e dei risvolti economici connessi alle attività illecite.

AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) e UNIVIDEO (Unione Italiana Editoria Audiovisiva – Media Digitali e Online), plaudono il lavoro svolto dalla Guardia di Finanza che ha svelato i meccanismi alla base del principale servizio di condivisione di contenuti audiovisivi non autorizzati e confermano il proprio sostegno e supporto all’importante lavoro posto in essere a tutela dei contenuti audiovisivi.

 

Uffici stampa:

AGIS -Marta Proietti – 06.88473385 – mproietti@agisweb.it

ANICA – Paolo Di Reda – 06.44259656 – ufficiostampa@anica.it

FAPAV – Francesca Lai -06.44249867 – francesca.lai@fapav.it

UNIVIDEO – Daniela Ballarini – 02.89011980 – daniela.ballarini@univideo.org

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