Federico Bagnoli Rossi, FAPAV: “Dietro questo fenomeno grandi interessi criminali”
Il Sottosegretario allo Sviluppo Michele Geraci: “Nostro obiettivo è trasformare tale condotta illegale da mero illecito amministrativo a reato sanzionato penalmente, al pari delle altre condotte illecite di pirateria”.
Martedì 16 aprile, in commissione Trasporti della Camera dei Deputati, il Sottosegretario allo Sviluppo economico Michele Geraci, rispondendo ad un’interrogazione sul fenomeno della pirateria online e audiovisiva, ha confermato che il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria sta lavorando “alla predisposizione di una modifica normativa per contrastare il fenomeno del cosiddetto camcording”.
Con il termine camcording, si intende la registrazione illecita audio e/o video dei film effettuata direttamente e clandestinamente nelle sale cinematografiche.
Obiettivo del Governo è “trasformare tale condotta illegale da mero illecito amministrativo a reato sanzionato penalmente, al pari delle altre condotte illecite di pirateria”.
Al momento, infatti, il camcording è perseguibile nell’ambito della pubblica sicurezza e punito con una sola sanzione amministrativa. Il Sottosegretario Geraci ha poi ricordato che “ogni volta che si compie un atto di pirateria c’è un’industria, quella audiovisiva, che viene gravemente colpita, con imprese che sono costrette a chiudere per la riduzione del proprio fatturato, con dipendenti che perdono il proprio lavoro e con autori di contenuti che non vedono giustamente ricompensata la propria creatività”.
Anche l’On. Massimiliano Capitanio della Lega, firmatario dell’interrogazione in questione, ha“auspicato che il Governo possa, oltre che condurre un’efficace azione di repressione del descritto fenomeno della diffusione di canali e servizi piratati, svolgere un’opera di coordinamento culturale ai fini di una maggiore consapevolezza da parte di tutti della posta in gioco”.
“Bene quanto dichiarato in tema di camcording dal Sottosegretario allo Sviluppo economico Michele Geraci in Commissione Trasporti in occasione dell’interrogazione parlamentare su pirateria e IPTV”, ha affermato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV. “Accogliamo con soddisfazione la conferma che il Dipartimento per l’informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio stia lavorando alla predisposizione di una modifica normativa volta alla trasformazione del fenomeno del camcording da mero illecito amministrativo a un vero e proprio reato. Le illecite registrazioni audio e/o video di un film nelle sale costituiscono un fenomeno che desta la massima preoccupazione, rappresentando la fonte primaria della pirateria per quanto riguarda le nuove uscite cinematografiche. Dietro questo fenomeno si nascondono veri e propri gruppi organizzati di criminali che si occupano di registrare il film nelle sale, editando e migliorando la qualità del contenuto registrato prima di diffonderlo sul web, generando danni ed effetti potenzialmente ed economicamente devastanti per tutta la filiera, con inevitabili ripercussioni sui posti di lavoro persi e mancati investimenti”, ha precisato il Segretario Generale della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.