Emessa la sentenza nei confronti dell’amministratore dei due popolari siti pirata
Roma, 27 giugno 2014 – L’amministratore dei due popolari siti pirata scaricolibero.com e filmgratis.tv, un 23enne di Montechiarugolo, accusato di violazione alla Legge sul Diritto d’Autore oltre che di ricettazione, ha deciso di patteggiare la condanna a 1 anno e 10 mesi. Il Giudice Luca Agostini ha concesso la sospensione condizionale della pena.
Nel mese di febbraio 2012 la Guardia di Finanza di Venezia – Gruppo Tutela Mercati Beni e Servizi aveva provveduto al sequestro dei portali per ordine del Tribunale di Parma. L’operazione era stata condotta anche grazie all’ausilio tecnico di FAPAV e FPM.
Attraverso i suddetti portali era possibile scaricare contenuti di vario tipo tra cui film, serie televisive e musica. I siti in questione erano particolarmente visitati e contavano oltre 500.000 accessi e 270mila utenti registrati.
Sui siti erano presenti numerosi banner pubblicitari che hanno consentito all’amministratore di monetizzare gli accessi ai portali, il cui ricavo è stato quantificato dagli inquirenti in oltre 137mila euro.
Il caso in questione, egregiamente condotto dalla Guardia di Finanza di Venezia e dal Tribunale di Parma, conferma la necessità per gli inquirenti di seguire i flussi finanziari degli introiti illeciti della pirateria per contrastare efficacemente il fenomeno.
A sostegno delle predette attività, che si basano sulla tecnica di indagine denominata “follow the money”, è stato recentemente siglato fra IAB Italia, FAPAV e FPM un protocollo d’intesa il cui obiettivo è quello di arginare e bloccare le inserzioni pubblicitarie sui siti pirata.
La pirateria causa ogni anno circa 1 miliardo e mezzo di euro di danno economico all’industria creativa italiana, senza considerare la perdita di posti di lavoro che ammonta a circa 22.400 posizioni perse. (Studio TERA 2010)
Secondo la ricerca Digital Citizens Alliance i siti più importanti per la condivisione illecita di contenuti generano un ricavo totale di circa 227 milioni di dollari all’anno attraverso la pubblicità.