Il Tribunale di Milano ha disposto la rimozione di tutti i contenuti da TNTVillage, accogliendo la richiesta dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV). Si chiude così una vicenda processuale che durava da quattro anni.
TNTVillage, il più importante sito italiano di indicizzazione di file torrent, permetteva a chiunque di scaricare centinaia di migliaia di contenuti protetti, inclusi libri, film, show televisivi e cartoni animati. Fondato nel 2005, TNTVillage contava circa un milione di utenti. Sulla piattaforma erano disponibili per la condivisione senza autorizzazione 135mila titoli di libri e 230mila film protetti da copyright.
Gli accertamenti nei confronti dell’amministratore del sito sono stati avviati nel 2018, in seguito a diverse segnalazioni dei titolari dei diritti. Nel 2019, AIE e FAPAV hanno presentato un ricorso contro TNTVillage, chiedendo che venissero rimossi tutti i contenuti. Tale richiesta veniva accolta dal Giudice che, con apposito provvedimento, ne ordinava la rimozione dal sito. Nel settembre dello stesso anno, l’amministratore di TNTVillage ha annunciato la chiusura del sito stesso, lasciando però aperto l’accesso al download di libri, film e altri contenuti protetti attraverso un link apposito pubblicato sulla homepage, disattendo, di fatto, l’ordine di rimozione imposto dal Giudice. La sentenza emessa pochi giorni fa, ponendosi in linea di continuità con la precedente decisione, non soltanto conferma l’obbligo, per la parte convenuta, di rimuovere i contenuti illeciti, ma sancisce ancora una volta la legittimità delle richieste avanzate dalle parti attrici, a tutela dei rispettivi diritti.
«Accogliamo con viva soddisfazione la decisione del Tribunale di Milano», ha commentato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi. «Si tratta di una sentenza che riguarda non soltanto il caso specifico di TNTVillage, ma anche alcuni punti di diritto di grande interesse, dal momento che mette sullo stesso piano i file caricati dall’amministratore e quelli caricati dagli utenti della piattaforma». «AIE continuerà a battersi per contrastare ogni forma di pirateria», ha concluso Levi, «e questa sentenza va nella direzione auspicata». «Si conclude positivamente una lunga battaglia giudiziaria che rappresenta un importante successo condiviso che va a collocarsi in uno scenario più ampio e che certifica come il “fare sistema” nella tutela delle opere di ingegno possa portare ancor più importanti risultati», ha dichiarato il Presidente FAPAV, Federico Bagnoli Rossi. «Tramite questa sentenza viene ribadito nuovamente come l’illecita messa a disposizione online delle opere creative rappresenti una grave violazione che comporta una pericolosa limitazione allo sfruttamento dei diritti ad essa collegati, con un preoccupante pregiudizio economico non solo per l’industria culturale ma per il Sistema Paese nel suo complesso».