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Tribunale di Roma condanna Rojadirecta a risarcire Mediaset

Tribunale di Roma condanna Rojadirecta a risarcire Mediaset

Una sentenza importante che evidenzia gli enormi danni e perdite che si celano a causa della pirateria audiovisiva

La condanna di Rojadirecta è un altro passo avanti nel contrasto della pirateria audiovisiva e nella lotta alla violazione del diritto d’autore

Compiuto un nuovo passo in avanti nella lotta alla pirateria online e nella tutela dei contenuti audiovisivi e dell’industria creativa. Il Tribunale di Roma ha condannato la celebre piattaforma web Rojadirecta nella causa contro Mediaset per violazione dei diritti d’autore audiovisivi.

Rojadirecta dovrà infatti risarcire l’emittente italiana per una somma pari a 529.579,50 euro, a cui vanno aggiunti 24.786,00 euro a titolo di interessi e spese legali.

Come spiegato in un comunicato da Mediaset, “Il Tribunale ha accertato la piena responsabilità̀ di Rojadirecta nell’aver messo a disposizione del pubblico in modo illecito e sistematico tutti i diritti sportivi acquisiti da Mediaset a partire dal 2010”.

Una sentenza importante che evidenzia gli enormi danni e perdite che si celano a causa della pirateria audiovisiva”, ha commentato il Presidente FAPAV, Federico Bagnoli Rossi. “Ci riferiamo ad un vero e proprio sistema criminale, strutturato e con ramificazioni internazionali, in merito al quale è fondamentale proseguire nelle azioni di contrasto anche dal punto di vista giudiziario e nei Tribunali. Con 1.7 miliardi di euro di perdite per il Sistema Paese, la pirateria audiovisiva rappresenta ancora un preoccupante freno allo sviluppo e al consolidamento del mercato ed è necessario procedere con azioni sinergiche di contrasto che includano anche attività di sensibilizzazione ed educazione alla legalità”, ha proseguito il Presidente FAPAV.

Con danni stimati in oltre 267 milioni di euro per l’industria sportiva, e una incidenza in aumento per quanto riguarda gli eventi sportivi live, è ormai irrinunciabile adottare misure che prevedano tempestivamente la rimozione dei contenuti o il blocco stesso del portale illecito”, ha precisato Bagnoli Rossi.

 

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